Vox....la voce dei giovani....comunisti!!!: June 2006

Tuesday, June 27, 2006

guardate amiciiiiiiiiiiii

Saturday, June 24, 2006

UN INTRUSO IN VILLA…COMUNALE!!!

E per la felicità dei Capistrellani di ogni età, abbiamo di nuovo un punto di ritrovo, che non sia un bar!!! Ma in modo particolare sono i bambini che passano intere giornate nella VILLA COMUNALE a giocare con le altalene, a nascondino… e ad altri innumerevoli giochi a cui solo la fantasia e l’innocenza di un bambino potrebbero dar vita.
Spensierati si rincorrono passando da una parte all’altra e i loro genitori tranquilli (giustamente!!!) li lasciano giocare. Cosa potrebbe mai accadere in una Villa Comunale? Un bimbo potrebbe cadere e sbucciarsi un ginocchio, ok ma quante cicatrici sulle gambe di tutti noi testimoniano le nostre cadute???!!! Potrebbe discutere con un altro bambino…ma qual è il problema, le discussioni sono all’ordine del giorno!!! Quante altre cose potrebbero succedere nella villa comunale, nella NOSTRA villa comunale??? Un bambino (e sfortunatamente non solo uno) potrebbe calpestare una SIRINGA!!! Ebbene sì, la scorsa settimana anch’io ero “in villa”, camminavo tranquillamente lungo il selciato quando il mio sguardo è caduto su una siringa seminascosta dalla breccia!!!
Non vorrei creare inutili allarmismi, però LA SIRINGA C’ERA!!!
E attenzione: qui si parla di un luogo frequentato maggiormente da bambini, quindi…!!!

P.S. LA NOSTRA LIBERTA’ FINISCE DOVE INIZIA QUELLA DEGLI ALTRI!!

MAIOR89

CHI SIAMO??CI CONOSCIAMO??

Amata solitudine. Così scriveva uno tra i cantautori più rappresentativi della nostra musica. Eh si, amata solitudine, odiata solitudine, solitudine ricercata, voluta, esasperante ed esasperata, solitudine necessaria, amica indesiderata, compagna di viaggio e maestra di vita.
A volte snobbata, scacciata dalla gente , come un perfido male, a molti addirittura “sconosciuta”, si è rivelata per altri, me compreso, la chiave di lettura della propria esistenza. La mia avventura universitaria a Roma, mi ha inevitabilmente introdotto a questo rapporto esistenza-reclusione che tanto mi ha aiutato a risolvere i peggiori problemi. Nei meandri del mio isolamento, mi sono reso conto che l’uomo ormai non si conosce più, non è più cosciente della propria personalità, dei propri limiti, delle proprie capacità. Delle proprie angosce. Ci hanno propinato (e continuano a farlo), un mondo dove non si ha spazio per se stessi. Un mondo caotico, in continuo movimento. Pieno di infernali marchingegni che ci tengono la mente occupata e lontana dal nostro corpo. Di sciocche notizie annebbia-cervello. Problemi (troppo spesso futili) si accumulano nei nostri pensieri, ci opprimono, ci tolgono lucidità, spazio vitale. Ci soffocano.
Frutto del processo evolutivo umano e tecnologico, o forse di un predefinito progetto politico, il mondo che ci troviamo di fronte ci spinge ad una forte perdita di personalità e di repressione del proprio io. Non ci conosciamo più. Ci uniformiamo a stereotipi che ci vengono imposti “dall’alto”. Ai nuovi “eroi”.
Io ho provato ad oppormi a tale decadimento. Ho sbattuto la porta in faccia ad una vita che non apprezzo. Chiuso in camera ho riflettuto su quello che il mondo è diventato. Ho imparato a conoscermi. A porre me stesso al centro del mondo, ad apprezzare il mio corpo, la mia anima,le mie angosce, la mia persona. A compiacermi dei silenzi, ad apprezzare il buio, la solitudine. A non dover ricorrere sempre alla tecnologia, agli amici e a varie diavolerie, per colmare il vuoto, a cui non siamo più abituati. Il vuoto che tanto ci spaventa. Ci tengono occupati rendendoci incapaci di prendere coscienza delle nostre potenzialità. Ci rifugiamo ormai in qualsiasi cosa riesca a riempire i nostri silenzi, poiché non essendo più abituati ad essi, abbiamo paura di affrontarli e quindi di affrontarci. Paura di scoprire dure verità che ci appartengono, di affrontare i nostri problemi, di affrontare la verità. Siamo in fuga da noi stessi. Mostriamo la nostra bella maschera quando siamo in pubblico per apparire belli e perfetti. Ma non lo siamo. Abbiamo le nostre falle e le nostre debolezze E mostrare la maschera agli altri va pure bene. Mostrarla a noi stessi è segno di ignobiltà e auto-inganno. Torniamo ad affrontarci, a conoscerci e a studiarci prima che sia troppo tardi. Abbiamo grandi potenzialità. Sfruttiamole….


Pierluigi Shock-in’ my town

…NON TOGLIERMI IL PALLONE E NON DISTURBO PIU’, SONO L’ITALIANO MEDIO NEL BLU DIPINTO DI BLU!!!

Bandiera dell’Italia ben lucidata e ben pulita sul tetto, televisore anzi maxischermo al plasma acquistato per l’evento che spara tutti i propri decibel, birrette fresche, poltrone comodissime allestite per alleviare una possibile sconfitta, mogli e cani vestiti d’azzurro, eventualmente anche gatti suocere e bebè, cori pre-partita del tipo ”WE ARE THE CHAMPIONS” oppure ”CE L’ABBIAMO SOLO NOI TOTTI TOTTI” o ancora “AZZURROOO”, un inno mameliano mimato come solo i veri calciatori sanno fare!
Un mix di emozioni…tensione, euforia, ogni tanto si fomentano discussioni sui pronostici:” Secondo mi 2 a 3” “Compà ma ke sta dì, 8 a 1”…e poi un lungo silenzio…souspance…scatta il primo dei 90minuti di passione, 90 minuti nei quali gli italiani ricordano di essere italiani a tutti gli effetti, 90 minuti di solidarietà; tutti amici, tutti fratelli, all’improvviso si annullano pregiudizi e distinzioni, che purtroppo da sempre ci accompagnano, tra nord sud centro est ovest… tutti accomunati dalla passione calcistica.
La strada è deserta, il sole picchia, nessun rumore quando…GOALLLLLLLLLLLLLLLL!!!
Primo goal, wow, abbracci tra sconosciuti nei bar, iniziano gli sfottò, tutti che vivono in pace con loro stessi e con il mondo, si raggiunge il NIRVANA , sempre se quel goal era per l’Italia altrimenti grida di disperazione, gente che si strappa i capelli, volti sconvolti, sirene d’ambulanza… J
Eh sì! Questa è l’aria che si respira in Italia in questo periodo!
Perché quest’anno ho deciso di non seguire i mondiali???!!! Semplice! Per una sorta di protesta!
Non è possibile sentirsi italiani solo quei 90 minuti in cui 11 omini con la maglia azzurra, acclamati alla stregua di gladiatori romani, rincorrono un pallone! Finiti i mondiali si ritorna alla solita routine…totale menefreghismo, ognuno pensa per sé, e bè qualcuno dovrà pur incarnare il famoso proverbio:” chi pensa per sé, fa per tre!!!”
Le bandiere tornano ad impolverarsi in qualche cantina, le magliette in qualche armadio…e pensare che io la bandiera della pace ce l’ho nella cameretta da anni e se le truppe italiane lasceranno Nassiriya ad Ottobre, secondo recenti dichiarazioni, la mia bandiera rimarrà lì immobile!!! Magari cambierà parete!
L’Italia ha ormai gettato l’ancora da anni, vive da troppo in uno stato di totale fermo, c’è un declino in tutti i settori a partire da quello economico fino a quello sociale!
Nulla scuote i nostri animi se non le parole ”saremo seri!” del numero dieci della Nazionale; si sentono storie di omicidi, di carceri invivibili, ma continuiamo imperterriti ad andare avanti, dritti per la nostra strada, tanto se non colpisce noi in prima persona… chi se ne frega!!!
Non c’è fiducia, non ci sono più valori, sembra che ci si svegli per circuire il prossimo!
Ognuno coltiva il suo orticello e mai a dire che l’erba del vicino è sempre più verde!
Io non voglio fare una critica al calcio, anche se in quest’ultimo periodo tra moviole truccate, violenza negli stadi e mazzette agli arbitri non da di sé un’immagine positiva, nè voglio criticare come gli italiani lo somatizzano, anzi, faccio una critica alla forte ipocrisia dell’italiano medio davanti a una partita dei mondiali e all’italiano medio nella vita.
Mi auguro solo che tutta questa sorta di patriottismo arda negli animi di tutti gli abitanti della Penisola anche domenica 25 e lunedì 26 quando un si o un NO potrebbero sconvolgere o mantenere invariata la nostra amata e odiata Carta del ’48!!!
Italia Italia di terra bella e uguale non ce n’è… è proprio vero!!!


_iaia_

2006:L’anno MOZARTIANO

Ed è proprio quest’ anno che si celebra il duecentocinquantesimo anniversario della nascita del grande compositore austriaco Wolfgang Amadeus Mozart.
Morì giovanissimo ma lasciò opere musicali di inestimabile valore artistico:a partire dalla musica sacra e operistica a musica da camera e sinfonica.
Impossibile non ricordare l’ opera lirica “LE NOZZE DI FIGARO” , un cult di Mozart…….”questo giorno di tormenti,di capricci,e di follia,in contenti e in allegria solo Amor può terminar. Sposi,amici,al ballo!al gioco!
Alle mine date fuoco,ed al suon di lieta marcia corriam tutti a festeggiar”…….
Noi di Vox non possiamo far altro che ricordarlo….la sua musica si commenta da sola!!!
ShinyStat