L’uomo per il lavoro o il lavoro per l’uomo?
Questa domanda ce la poniamo spesso nel momento in cui noi capiamo che l’uomo senza lavoro non è un uomo. Non voglio stare qui a “filosofeggiare”con frasi che alla fine non servono a nulla,ma voglio invitare i miei lettori compagni e non a ricordare la critica del grande filosofo tedesco KARL MARX ad una concezione alienata e alienante.Una critica che,se pur datata-la fisionomia attuale del lavoro non è più quella dei tempi di Marx - mantiene ancora oggi aspetti di validità. Attraverso il lavoro , sostiene
Marx,l’uomo si realizza trasformando o umanizzando,insieme ad altri uomini,la natura nel senso dei bisogni,dei concetti o dei progetti dell’uomo stesso. Ma la constatazione è invece quella di un uomo costretto a lavorare per la sua pura sussistenza.In un sistema fondato sulla proprietà privata all’operaio NON viene richiesto un contributo di CREATIVITA’ ma di essere semplicemente uno STRUMENTO PRODUTTIVO IN MANO DEL CAPITALE per realizzare fini che vengono imposti e decisi altrove. Cosicché il lavoro è esterno all’operaio,non appartiene al suo essere,e quindi nel suo lavoro egli non si afferma ma si nega!!!!!Anche il guadagno non è correlato al valore della merce prodotta perché la merce non gli appartiene. Il guadagno è correlato semplicemente alla sua sopravvivenza materiale(mangiare,bere,procreare,abitare una casa,vestirsi).Tutto questo produce insoddisfazione e alienazione. La soluzione proposta da Marx (ma anche da noi compagni…)a questo stato di frustrazione è nella lotta di classe ,CLASSE OPERAIA CONTRO LA CLASSE DEI PADRONI che dovrebbe portare alla fine della proprietà privata,alla collettivizzazione dei mezzi di produzione e alla distribuzione equa degli utili.La soluzione migliore è quella di associare il lavoro alla proprietà del capitale sia attraverso un azionariato diffuso e la partecipazione democratica dei lavoratori alle decisioni strategiche aziendali sia attraverso la promozioni di corpi intermedi autonomi (es.cooperative,associazioni..) in grado di collaborare con il pubblico e il privato per la realizzazione del bene individuale e del comune!!!!
GERMANA
Marx,l’uomo si realizza trasformando o umanizzando,insieme ad altri uomini,la natura nel senso dei bisogni,dei concetti o dei progetti dell’uomo stesso. Ma la constatazione è invece quella di un uomo costretto a lavorare per la sua pura sussistenza.In un sistema fondato sulla proprietà privata all’operaio NON viene richiesto un contributo di CREATIVITA’ ma di essere semplicemente uno STRUMENTO PRODUTTIVO IN MANO DEL CAPITALE per realizzare fini che vengono imposti e decisi altrove. Cosicché il lavoro è esterno all’operaio,non appartiene al suo essere,e quindi nel suo lavoro egli non si afferma ma si nega!!!!!Anche il guadagno non è correlato al valore della merce prodotta perché la merce non gli appartiene. Il guadagno è correlato semplicemente alla sua sopravvivenza materiale(mangiare,bere,procreare,abitare una casa,vestirsi).Tutto questo produce insoddisfazione e alienazione. La soluzione proposta da Marx (ma anche da noi compagni…)a questo stato di frustrazione è nella lotta di classe ,CLASSE OPERAIA CONTRO LA CLASSE DEI PADRONI che dovrebbe portare alla fine della proprietà privata,alla collettivizzazione dei mezzi di produzione e alla distribuzione equa degli utili.La soluzione migliore è quella di associare il lavoro alla proprietà del capitale sia attraverso un azionariato diffuso e la partecipazione democratica dei lavoratori alle decisioni strategiche aziendali sia attraverso la promozioni di corpi intermedi autonomi (es.cooperative,associazioni..) in grado di collaborare con il pubblico e il privato per la realizzazione del bene individuale e del comune!!!!
GERMANA
9 Comments:
Peccato che la cosa funzioni solo come utopia.. nella realtà l'uomo è questo e nessuno potrà mai cambiarlo
DontTouchOnlyWatch
GRAZIE ANONIMO DEL TUO COMMENTO..SFORTUNATAMENTE L'UOMO DEL 2000 è ALIENATO DAL LAVORO,QUINDI NESSUNO PUò CAMBIARLO!!!!! RIPETENDO IL TEMA DELLA MIA COMPAGNA "NON CI RESTA CHE PINGERE"
Germana, solo 2 commenti al tuo post fa dedurre che non sono molti i lavoratori che cliccano su VOX :). Il lavoro aliena pero qualche passo avanti dai tempi di Marx e' stato fatto. Viviamo in una giungla dove la nostra liberta' va di pari passo con il salario,per come vanno le cose oggigiorno chi riesce a salvarsi e ritagliarsi il suo spazio e' coraggioso e fortunato. Dubito molto sulla intervenzione diretta dei lavoratori nelle decisioni aziendali, sono a favore di uno Stato snello e liberale con lo sguardo rivolto al sociale. Piuttosto la democrazia va applicata ai partiti politici e alle loro logiche, specialmente in Italia sono troppo autorappresentativi, dei veri e propri professionisti distanti anni luce dall'elettore. Mi auguro che voi piu' giovani possiate cambiare questo sistema, non credo che vogliate decidere per l'ennesima volta tra qualche anno chi votare se l'ultra 70enne Prodi o Berlusconi.
Approvo dbn.
Iron..ica
grazie DBN del tuo commento... mi piace avere delle risposte da persone che suppongo siano più grandi di me...ho riportato sul blog solo una parte della storia che ho appreso studiando filosofia...e io ritengo che la cosa migliore è dare agli altri delle informazioni che possano alimentarli culturalmente e ricevere... questo è il bello e non criticare...!!
sustina (germana)89
grande sustina89 vorrei conoscerti perchè vedo che in questo blog tu sia l'unica che ne capisca qualcosa.
manson
MANSON complimenti per l'italiano CORREGGIUTO!!!!
scusa perchè cosa ho sbagliato nel mio commento? non vedo errori grammaticali.
manson
il mio nickname è MANSON non come il cantante sciocco
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